Studio Legale Torrente
Patrocinante in Cassazione




“La misura dell’intelligenza è data dalla capacità di cambiare quando è necessario”
A. Eistein
Dal latino advocatus, participio passato di advocare ‘chiamare a sé, chiamare in aiuto’.
In epoca medievale e moderna il giurista-avvocato faceva un po’ di tutto sia nelle città sia in sedi periferiche: egli poteva trovarsi di volta in volta nelle vesti di avvocato, consulente di parte, e giudice, ed essere quindi estensore di sentenze e di istanze alla pubblica autorità.
Essere avvocati oggi vuol dire entrare ogni giorno in contatto con le persone in momenti difficili, cioè quando hanno dei problemi legali da risolvere o sono costretti a difendersi di fronte alle pretese altrui o da accuse ingiuste.
Ciò vuol dire che l’avvocato deve avere un certo equilibrio interiore e mantenere la lucidità e allo stesso tempo non essere indifferente ai problemi altrui, ma avere partecipazione.
L’empatia con il cliente è importante in momenti delicati, questo vuole sentirsi compreso a livello umano e allo steso tempo vuole vedere di fronte a sé un professionista serio.
Da questi principi prende ispirazione lo studio legale Torrente.
L’empatia avvocato-cliente è l’unica chiave di lettura della professione ove si raggiunge l’equilibrio tra le problematiche giuridiche e quelle personali.